sabato 17 ottobre 2009

Cos'è in realtà la Cellulite?

Intorno all cellulite si è creato un business da capogiro basato sul fatto che le persone non conoscono veramente questo problema e le sue cause, quindi vengono proposte creme e trattamenti di tutti i tipi, con risultati insoddisfacenti o nulli, trattamenti che in alcuni casi sono addirittura peggiorativi. La cellulite come vedremo è una vera e propria patologia con il nome di pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica. Facciamo allora un po' di chiarezza sù cos'è in realtà questa famosa cellulite!

L'inestetismo comunemente chiamato cellulite, correttamente definita pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica (Pef), è una alterazione delle strutture del tessuto connettivo che si manifesta in superficie con aspetto spugnoso e bucherellato della pelle (''a buccia d'arancia'' o ''a materasso'') e rigonfiamenti più o meno evidenti. Questo particolare aspetto del tessuto è causato dall'aumento di volume (ipertrofia) delle cellule adipose. Sotto al derma si verifica una ipertrofia delle cellule adipose, insieme a ritenzione idrica e di liquidi tra le cellule, e ciò è dovuto ad un’alterazione del sistema venoso e linfatico che rallenta il flusso del sangue provocando la ritenzione idrica, ovvero la stasi di liquidi negli spazi intercellulari dell'ipoderma.

La cellulite non è quindi semplicemente un inestetismo ma è più propriamente una patologia, dovuta a ipertrofia e degenerazione del tessuto adiposo superficiale (noduli subdermici), ossia del grasso direttamente attaccato alla cute: deve essere distinta dalla cosiddetta adiposità localizzata in cui si verifica, invece, un accumulo di grasso profondo, non degenerato, in sedi anatomiche caratteristiche come i glutei, i fianchi, l'addome e le cosce.

La cellulite è una condizione che non ha nulla a che vedere con i concetti di obesità e magrezza. Una donna grassa può infatti non esserne affatto colpita, mentre una donna magra può soffrirne anche in modo importante. E' vero tuttavia che se si è in sovrappeso, eliminando i chili di troppo si può, almeno in parte, migliorare la situazione.

Essenzialmente la cellulite è provocata da un’alterazione del microcircolo, ed è causata da un insieme di fattori, in parte legati alla propria genetica, e quindi di tipo ereditario, ed in parte legati all’ambiente in cui viviamo ed allo stile di vita che conduciamo. Questi fattori causano un’alterazione del sistema venoso e linfatico che provoca il rallentamento del flusso sanguigno, e la ritenzione (stasi) di liquidi nel tessuto, che esteriormente si presenterà a buccia d’arancia:


Cause ereditarie

  • Sesso femminile (nelle donne vi è una maggior facilità che si presenti la cellulite, per l’azione degli ormoni femminili, gli estrogeni).
  • Predisposizione genetica, ereditarietà o familiarità (se altri parenti diretti soffrono della patologia).


Fattori aggravanti

  • problemi vascolari
  • ciclo mestruale e gravidanza (in quanto aumentano gli estrogeni che provocano ristagno dei liquidi e problemi alla circolazione sanguigna)
  • abbigliamento troppo stretto
  • stress
  • fumo ed alcool
  • sovrappeso
  • alimentazione scorretta (es. ipercalorica, ricca di sodio o di grassi, ecc..)
  • postura sbagliata e con gambe accavallate (ostacola la circolazione sanguigna)
  • vita sedentaria e scarsa attività fisica o sportiva (l’attività fisica oltre che bruciare grassi previene i problemi del microcircolo)
  • dimagrimenti repentini
  • restare troppo tempo in piedi nella stessa posizione (perché favorisce la stasi circolatoria)
  • malattie epatiche
  • scarpe troppo strette o con tacchi alti
  • fattori ormonali.

Gli stadi della cellulite

Si possono individuare principalmente tre stadi evolutivi della cellulite, caratterizzati da una progressiva degenerazione del tessuto interessato:

  • Fase edematosa: è la fase precoce, in cui prevale il ristagno di liquidi a livello tessutale e la cellulite si avverte solo al tatto. Può essere presente gonfiore e pesantezza degli arti inferiori.
  • Fase fibrosa: a questo livello il problema è più ampio e coinvolge il tessuto adiposo. Già a questo stadio la cellulite è visibile (buccia d'arancia): il ristagno di liquidi e la cattiva circolazione producono un ''rigonfiamento'' della cellule di adipe. A questo punto si formano piccoli noduli e il tessuto connettivo di sostegno perde elasticità e diventa più rigido.
  • Fase sclerotica: è il risultato finale del processo di degenerazione tessutale. A questo stadio i noduli risultano induriti e dolenti. La pelle presenta avvallamenti e gonfiori evidenti, che le conferiscono l'aspetto ''a materasso''.

Un ulteriore approfondimento tratto da un articolo di Sergio B. Curri del Centro di Biologia Molecolare Milano

tratto dal sito:

http://www.doctor33.it/reserv/riviste/cen2/2cen32.pdf



In condizioni normali il tessuto adiposo è riccamente irrorato: i capillari decorrono molto vicino alla membrana citoplasmatica degli adipociti, la distanza di diffusione è minima e gli scambi molto attivi.


Inizia in genere con un edema interstiziale, nei primi tempi reversibile, dovuto ad un'abnorme permeabilità dei vasi sanguigni. Si verifica infatti un'alterazione della permeabilità delle pareti dei capillari che provoca la trasudazione del plasma nonchè il suo ristagno ed accumulo nel tessuto interstiziale tra le cellule adipose, che così ne vengono scompaginate e dissociate (formazione dell'edema).


Il ripetersi di questo fenomeno per anni provoca un'abnorme reazione del sistema di difesa delle singole cellule adipose. In condizioni normali infatti ogni adipocita è avvolto da una rete di fibrille reticolari molto sottili. In seguito alla comparsa dell'edema, queste fibrille si moltiplicano di numero e spessore (ipertrofia ed iperplasia del sistema reticolare periadipocitario e pericapillare), portando al pervertimento della struttura lobulare del tessuto adiposo e inducendo alterazioni dell'irrorazione sanguigna.


In una fase successiva, dopo un periodo di tempo variabile da soggetto a soggetto e soprattutto in seguito alla differenziazione di fibre collagene dalle fibrille reticolari, avviene la formazione del micronodulo, struttura nodulare rotondeggiante di dimensioni microscopiche, circondata da una vera e propria capsula di fibrille collagene.


Quando più micronoduli si fondono tra loro si ha la comparsa del macronodulo, apprezzabile alla palpazione, spostabile sui piani sottostanti e molto doloroso alla pressione. E' questo il cosidetto "nodulo cellulitico".

Prevenzione e cura della cellulite

La prevenzione della cellulite e la prevenzione del suo aggravarsi se già presente, necessitano di un’attenzione particolare per i seguenti aspetti:

  • bere molta acqua
  • mangiare molta verdura e frutta
  • seguire un’alimentazione corretta
  • fare sport e attività fisica

Tutti questi fattori, in particolare l’attività fisica, contribuiscono a prevenire la degenerazione dei tessuti evitando la comparsa della patologia. Una volta innescata la patologia, è invece molto difficile invertire il processo degenerativo; questo non significa però che si debbano abbandonare le sane abitudini elencate, significa anzi che è necessario prestare loro sempre maggiore attenzione, in modo da evitare che il processo degenerativo già innescato peggiori, fino ad arrivare alla formazione di macronoduli o placche cellulitiche a volte addirittura dolorose.

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