Crampi notturni
Invecchiamento e patologie croniche, di Andrew Cuff, BSc (Hons):
Questo studio ha indagato se lo stretching dei muscoli ischio-crurali e
dei muscoli del polpaccio eseguito appena prima di dormire riduca la
frequenza e l’intensità dei crampi
notturni alle gambe negli anziani. Questo test di buona qualità ha
consideraoe 80 adulti con età maggiore di 55 anni ed ha utilizzato
analisi sia in cieco che di tipo “intention-to-treat”. Il gruppo
sperimentale ha eseguito stretching notturno prima di dormire, per sei
settimane; il gruppo di controllo ha effettuato esercizi aspecifici –
entrambi i gruppi hanno proseguito nelle loro abituali attività. I
partecipanti hanno annotato in un diario la frequenza dei crampi, ed
hanno giudicato la severità degli stessi tramite una scala VAS di 10
punti; ogni evento avverso è stato registrato nel diario.
Tutti i
partecipanti hanno completato lo studio. Alla sesta settimana, la
frequenza dei crampi notturni alle gambe è diminuita in maniera
significativa nel gruppo sperimentale; la differenza media di 1.2 crampi
a note (95% intervallo di confidenza 0.6 – 1.8). Anche la severità dei
crampi si è ridotta significativamente nel gruppo sperimentale;
differenza media 1.3 cm (95% intervallo di confidenza 0.9 – 1.7) sulla
scala VAS. Si può quindi concludere che questo studio fornisce forte
evidenza che gli anziani che soffrono di crampi notturni alle gambe
avranno beneficio da un programma di stretching eseguito prima di
dormire, per ridurre sia la severità che la frequenza dei crampi. . >
Da Hallegraeff et al., Aust J Physiother 58 (2012) 17-22. Tutti i
diritti riservati all’AustralianPhysiotherapyAssociation. Tradotto da
Daniele Matarozzo.
Fonte pagina Facebook: https://www.facebook.com/anatomiafisioterapia.it?hc_location=stream
0 commenti:
Posta un commento